"Nel Cuore della Chiesa"

 N. 1/2006

            

Editoriale

Amore chiama amore

 

Nel cuore della Chiesa compie sei anni. La rivista, nata come strumento di collegamento e di comunione per Famiglia Teresiana, vuole continuare a svolgere questo impegno offrendo ai suoi lettori pagine che possano fare amare e conoscere la storia a cui apparteniamo, a leggere con occhi di fede quello che sta accadendo intorno a noi: nel Carmelo,  nella Chiesa e nel mondo. Vogliamo rispondere a questa sfida aprendo nuove finestre su queste realtà.

Questa volta il discorso è su Dio - Carità. Ne parliamo a partire da un punto di vista carmelitano, quello di Elisabetta della Trinità, della quale si celebra quest’anno il centenario della morte. Per parlare di Dio, Elisabetta ricorreva spesso all’espressione paolina “Amore troppo grande”. Troppo grande è infatti il discorso, troppo alto! Ci faremo guidare, tra gli altri, da due religiosi, p. Roberto Fornara e sr. Cecilia del volto santo, e da due laici, Antonio Bellingreri e Riccardo Parisi, per tentare un discorso, quello su Dio, che deve tenere conto di difficoltà di vario genere, difficoltà che parole come “fede” “Dio” e “anima” possono presentare nel mondo e nella cultura di oggi.

È dentro questo orizzonte, del mondo e della cultura di oggi, infatti, che bisogna imparare a dire “Dio”, ad annunciare il nome di Gesù, il «Cristo amato, crocifisso per amore». Le storie di testimoni, fr. Roger, B. Elia, Madre Candida, e i racconti di vita dalle nostre comunità, saranno altri tasselli per comprendere il senso di questa misteriosa parola: “Dio”, che sembra ancor più misteriosa con l’aggiunta “Trinità”. Eppure i santi sembrano aver capito tutto, quando, con grande semplicità dicono che «Dio è amore», che la Trinità è mistero d’amore. Intorno a questo “Credo” è strutturata e si sviluppa la riflessione della prima Enciclica di Benedetto XVI, Deus Charitas est. Questo, che è il centro della nostra fede, è anche il centro di esistenze totalmente consacrate all’Amore, quali sono appunto quelle di Elisabetta della Trinità, ma anche di Teresa del Bambino Gesù e di tanti santi carmelitani. Tutto ciò ci colloca in una posizione avanzata, quanto alla possibilità di comprendere e rispondere, nelle nostre esistenze, all’appello delle parole «Dio è Amore». Appello, perché «Amore chiama amore». Quello che oggi la Chiesa chiede a noi, al Carmelo, è la capacità di dirlo con la profondità e l’originalità che sono proprie di questa storia carismatica che è il Carmelo.

P. Renato Dall'Acqua