"Nel Cuore della Chiesa"

 N. 4/2006

            

Editoriale

Per un Natale cristiano

 

 

Il nostro discorso su Dio, sulle orme di Elisabetta della Trinità, avrebbe dovuto continuare con il tema del silenzio, ricco di suggestioni e appropriato al mistero del Natale. Gli avvenimenti che hanno interessato il nostro Commissariato e la Chiesa Italiana in questi ultimi mesi richiedevano, però, attenzione e spazio adeguati; non volendo finire col dire poco di tutto, abbiamo scelto di rinviare la riflessione sul silenzio al prossimo numero. Concludiamo, pertanto, la serie di interventi sulla mistica, attraverso i quali ci siamo prefissi di liberare il campo da sospetti e incomprensioni, come è stato bene espresso negli interventi di Riccardo Parisi, di riconoscerla come esigenza della fede dei nostri tempi, come ricorda p. Alberto Neglia, prospettandola come vita cristiana per tutti, secondo la lezione di vita di don Divo Barsotti. Avviamo, a questo punto, un nuovo spazio di riflessione, a partire dalle piste che la Chiesa, da Verona, sta indicando come cammino da percorrere per i prossimi dieci anni. Essa attende anche dal Carmelo un contributo di riflessione e di testimonianza: siamo chiamati a farci carico dello smarrimento e delle attese dell’uomo di oggi, ad affrontare la sfida di aprire varchi alla speranza; questo può accadere solo in uno stile di comunione con le diverse realtà ecclesiali, di sincera stima e amicizia dentro e fuori la Chiesa. La storia della “piccola Teresa “, che abbiamo avuto la gioia di riaccogliere nelle nostre comunità, nella ferialità della sua fede, nella morsa della incredulità, seduta alla <(mensa dei poveri
peccatori>) è un’icona moderna del cristiano continuamente rigenerato dall’incontro con l’amore misericordioso di Dio, e per questo testimone della speranza del Risorto. Lo è pure la figura di Elisabetta della Trinità, che continueremo a seguire per tutto il 2007, lo è per la profondità di una esperienza che affonda le sue radici nel mistero di Cristo, mistero di presenza nel sacramento dell’eucaristia, mistero di vita nuova che nel sacramento del battesimo diventa principio di ri-generazione della vita umana. È dentro il grande coro delle voci dei testimoni che, sinfonicamente, anche le corde e le voci del Carmelo devono sapersi intonare, per meglio comunicare il tesoro del quale sono custodi.
Ci aspetta un lavoro assai stimolante per i prossimi anni e vorremmo che la nostra Rivista potesse diventare uno strumento per camminare dentro la storia, nel cuore della Chiesa e del mondo. Vorremmo farlo insieme ai nostri lettori con i quali desideriamo aprire un dialogo che possa essere fecondo; attendiamo, dunque, il vostro contributo di domande, provocazioni, richieste di approfondimento, perché questo impegno possa farsi realmente comune. Imparare a prendere sul serio il nostro lavoro di credenti, appassionarsi alla vita della Chiesa, amare la storia alla quale apparteniamo, è avere a cuore Cristo, è prendersi cura di Lui. Non è forse questo il senso di un Natale Cristiano?

Buon Natale
P. Renato Dall'Acqua