"Nel Cuore della Chiesa"

 N. 1/2008

 

Editoriale

Il Mistero della vita

RIVISTA N. 1/2008 (PDF)

Immaginando di proseguire l’itinerario, avviato nel 2006 dalle pagine di questa Rivista, e che ci ha condotto a sondare le profondità del mistero di Dio Trinità, ci è parso naturale pensare che, se il  Dio in cui crediamo è il Dio che ama e che amiamo, il frutto di questo rapporto debba chiamarsi “vita”. Ciò che esprime e rende visibile l’amore tra due persone è la vita che quel rapporto genera; vita a tutti i livelli, incluso quello della generazione dei figli.

Sarà sui sentieri della vita umana che si svolgerà, quest’anno, il nostro percorso, articolato in quattro tappe: generazione, educazione, scelta di vita, morte. Le poche pagine che possiamo dedicare ad approfondimenti tematici e a testimonianze, vorrebbero costituire una traccia, un tentativo di raccogliere la sfida lanciata dal nostro presente, tutto ripiegato sui valori di superficie ai quali è ridotta la vita: senza profondità, senza mistero.

E, intanto, diventa difficile sottrarsi all’invito a consegnare le proprie inquietudini nelle mani di un sapere che tutto esaurisce e riduce al “qui e ora”, un sapere che oscilla tra arroganti certezze e “deboli” pensieri, mentre alla fiera globale del mercato, anche gli embrioni umani sono merce di scambio.

Dopo la “morte di Dio” ciò a cui assistiamo è la morte dell’uomo; ad esso subentra un prodotto di laboratorio, geneticamente modificabile, senza padre né madre, prodotto in cui viene cancellata la specificità dell’esistenza umana, concepita dentro la relazione.

Come ha scritto di recente Pietro Barcellona in Diagnosi del Presente: “Mentre l’epoca precedente è stata caratterizzata dal dominio della natura, oggi quest’ultimo si presenta come dominio della vita” (pag. 79).

Sul terreno di questa sfida antropologica, vero “scontro di civiltà” del nuovo millennio, si confrontano il progetto dei tecnocrati delle bioingegnerie e dell’intelligenza artificiale, e il progetto di uomo creato e redento in Cristo: il progetto della vita artificiale, brevettabile e commercializzabile e quello della vita donata, autentica, libera, testimoniata dai santi.

Su questo versante (difesa della vita, famiglia, testimonianza e santità) la Chiesa sta impegnando tutte le sue forze, sta giocando la sua significatività e credibilità.

Parleremo principalmente per  “esempi”: di uomini e donne nelle cui esistenze brilla la luce riflessa del Mistero. Le guide del nostro cammino saranno Maria, la madre di Gesù, ed Edith Stein, figure femminili, per ribadire la stretta e particolare complementarietà del mistero della vita con il mistero della femminilità, la sua vocazione, la sua dignità.

Vorremmo che questa discussione non finisse qui, ma, che dalle pagine di questa Rivista, il dibattito potesse trasferirsi, ancora una volta, nella vita e diventare cultura: approfondimento personale e comunitario, esperienza, proposta educativa, ragioni capaci di orientare le scelte di ciò per cui ha senso vivere e morire.

p. Renato Dall’Acqua