Le origini - L'ordine dei Carmelitani Scalzi

  Storia del Carmelo Teresiano in Sicilia   

  Il Carmelo e Maria     

  Altre devozioni

 

 

 

IL CARMELO E MARIA

Il Carmelo, secondo una espressione medievale, e' "tutto di Maria"

 

L’Ordine dei Padri Carmelitani nato sul Monte Carmelo ha vissuto la sequela di Cristo ispirandosi alla Vergine Santissima. Ha dedicato a Lei la prima cappella meritandosi il titolo dell’Ordine dei "fratelli della Madonna del Monte Carmelo". Questa cappella era dotata, probabilmente, di una immagine della Madre di Dio. L'antica tradizione dell'Ordine ci ha trasmesso, infatti, alcune immagini antiche, di ispirazione orientale. Tra esse alcune come la Vergine della tenerezza o la Vergine seduta in trono con il Figlio. Anche la nuvoletta vista sul Monte Carmelo "come mano d’uomo" che indicava al Profeta Elia la fine della siccità, è stata sempre vista come il segno di Maria che avrebbe donato al mondo la Grazia e le grazie, cioè Gesù. Maria, Madre e Regina, continua ad essere il modello di quella preghiera contemplativa che rapì Elia dopo avere ascoltato quel "suono di un sottile silenzio" sull’Oreb. I Carmelitani hanno messo in rilievo la Verginità della Madre di Dio ammirando in Lei il modello dell'opzione per una vita verginale nel Carmelo e la sua relazione con la contemplazione. Da qui l'insistenza degli autori carmelitani nella filiale contemplazione della Vergine Purissima e nell'impegno di imitarla in questa attitudine spirituale, espressa simbolicamente dalla cappa bianca dell'abito dell'Ordine. Maria, capace di ascoltare e accogliere la Parola di Dio con disponibilità totale, diventa il modello del Carmelitano, che con purezza di cuore si lascia incontrare dal Signore. Ella è la donna nuova pienamente unita per mezzo dello Spirito a Gesù e, con Lui, al Padre: anche il Carmelitano si sente chiamato  a vivere in piena comunione con Dio. La Vergine è pure considerata la stella del mare cioè porto sicuro, faro per i naviganti, "la stella" che conduce a Gesù. Tutto ciò indica che gli eremiti del Monte Carmelo volevano dedicare interamente la loro vita in ossequio di Gesù Cristo, sotto lo sguardo amoroso della Vergine. Per vivere l’obsequium, c’era bisogno del Signore (Gesù), del servo (il monaco) e della terra (la Terrasanta). Passando in Occidente, all’Ordine Carmelitano è venuta meno la terra. Ebbene, la Madonna è domina loci, la Signora della terra, quella  terra su cui Dio ha piantato la propria tenda, il luogo della presenza di Dio, la terra su cui mettere a dimora il seme per poi raccoglierne i frutti.  Ma l’attenzione alla Vergine non è rimasta chiusa nei chiostri dei conventi Carmelitani. L’espandersi dell’Ordine nel mondo ha fatto in modo che moltissime persone Le consacrassero la loro vita. Maria appare come una autentica Protettrice dell'Ordine nei momenti difficili della sua evoluzione ed espansione in Occidente. Il Catalogo dei Santi Carmelitani ha raccolto la visione che il Generale dell'Ordine Simone Stock ebbe verso il 1251, quando la Vergine gli apparve e gli consegnò l'abito dell'Ordine assicurandogli la salvezza eterna per tutti coloro che lo avrebbero portato con devozione. Si attribuisce al Papa Giovanni XXII un documento, chiamato comunemente Bolla Sabatina, in data 3 marzo 1322, nel quale si riferisce la visione che il Papa ebbe della Vergine che gli promise una protezione personale in cambio dell'aiuto che egli avrebbe prestato ai Carmelitani. Nella Bolla si allude al privilegio di una liberazione dalle pene del Purgatorio per tutti coloro che abbiano portato degnamente il Santo Scapolare: la Vergine scenderebbe a liberare i suoi devoti il sabato successivo alla loro morte (Privilegio Sabatino). Questa consacrazione o affidamento, come oggi si dice, viene realizzato attraverso questo SEGNO: il Santo Abitino.

 

LO SCAPOLARE

 

“Scapolare” viene da “scapola” e indica quell'indumento che presso molti istituti di monaci o frati nel Medio Evo ricopriva sia il petto che le spalle (in latino: scapulæ), dopo averlo infilato per la testa. Serviva generalmente per i tempi di lavoro, così da proteggere l'abito. L'abito aveva però un significato soprattutto simbolico, significava il “giogo dolce” di Cristo (cfr. Mt.11,29), così che abbandonare l'abito voleva dire sconfessare la disciplina monastica abbracciata, abdicare al servizio di Dio, mancare di fedeltà agli impegni assunti. Nell'ordine carmelitano - per le caratteristiche proprie di quest'Ordine - lo scapolare o "abitino" assunse ben presto un significato mariano, divenendo segno della identità e della vita del Carmelo. SEGNO di impegno da parte di chi lo veste e di protezione da parte della Vergine Santissima, non solo per la vita presente, ma quindi, anche per quella futura. La Chiesa, ha apprezzato questo SEGNO attraverso tanti Santi e tanti Sommi Pontefici che hanno raccomandato e portato il Santo Abito della Madonna del Carmine. In seguito, adattandosi al costume dei tempi, l’ ABITO DELLA BEATA VERGINE MARIA, fu ridotto nelle dimensioni e divenne un ABITINO DELLA MADONNA DEL CARMINE, formato da due piccoli pezzi della stessa stoffa dell’abito Carmelitano, uniti da fettucce che permettono di portarlo appoggiato sul petto e sulla schiena. Ogni religioso lo indossa come parte del suo abito, poiché è proprio della madre vestire i figli. Più tardi il papa Pio X, per venire incontro alle esigenze moderne concesse di sostituire l’ABITINO con una medaglia recante da una parte l’immagine del Sacro Cuore di Gesù e dall'altra quella della Vergine. L’impegno che si richiede nel portare questo segno esteriore viene realizzato almeno nel desiderio di voler vivere come Maria e con Maria. Siamo chiamati ad imitarla, ad imitate le sue virtù, il suo silenzio, la sua carità, la sua docilità al volere di Dio.  Per questo, chi lo riceve diventa membro della Famiglia Carmelitana, e si impegna a vivere la sua spiritualità con le caratteristiche del proprio stato di vita. Lo Scapolare è, quindi, il segno sensibile, approvato dalla Chiesa, con il quale rendiamo manifesta la nostra consacrazione a Maria e i vincoli che ci legano a Lei. Esso è imposto, solo la prima volta, da un sacerdote o da una persona autorizzata.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II raccomanda lo Scapolare nel 750° anniversario: "Carissimi, questo felice avvenimento coinvolge non soltanto i devoti di Nostra Signora del Carmelo, ma tutta la Chiesa, perché nel corso dei tempi, grazie anche alla diffusione del Santo Scapolare, il ricco patrimonio del Carmelo è diventato un tesoro per tutto il popolo di Dio. Dovete respirare costantemente questo ammirevole patrimonio spirituale per essere, ogni giorno, testimoni credibili di Cristo e del suo Vangelo".

 

LO STEMMA

 

Una montagna stilizzata, simbolo del Monte Carmelo, tre stelle, probabile riferimento alla Madonna e ai profeti Elia ed Eliseo, sono gli elementi caratteristici dello stemma carmelitano. L’origine eliana dello Ordine è richiamata anche dalla mano di Elia, che tiene una spada di fuoco, e da un cartiglio con la citazione dal libro dei Re Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercituum (Sono pieno di zelo per il Signore Dio degli eserciti). L’indole mariana è simboleggiata nelle dodici stelle che girano intorno allo stemma. La Provincia di Sicilia poneva la croce della Terra Santa in vetta alla montagna. Altre volte si trovano, ai lati della montagna, un giglio e una palma, simboli che rappresentano Sant’Alberto di Trapani e Sant’Angelo.

 

LA FESTA

                                               

Dal secolo XIV l'Ordine ha voluto celebrare con una festa speciale, con la solenne Commemorazione della Vergine Maria del Monte Carmelo, i benefici ricevuti per l'intercessione della Vergine. Questa festa aveva a volte il senso di ricordare la protezione di Maria e di attuare un'azione di grazie da parte dell'Ordine. Com'è noto, nella scelta della data, influì la parziale approvazione dell'Ordine ottenuta nel Concilio II di Lione, il 17 luglio 1274, quando c'era stato il pericolo di una soppressione dell'Ordine. In seguito la data del 16 luglio fu considerata come quella dell'apparizione della Vergine a S. Simone Stock, e il ricordo della protezione della Vergine si concentrò nel ringraziamento particolare per ciò che costituiva la somma e il compendio dell'amore della Vergine per i Carmelitani: il dono del Santo Scapolare e i suoi privilegi. 

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