Facciata della chiesa

Convento dei Frati

Enna 

Santuario San Giuseppe 

 

Attività del Convento:

 

Ordine Secolare OCDS

Assistenza ai detenuti

Corale

             Interno della chiesa

 

 

CENNI STORICI

 

La chiesa di S. Benedetto tra la fine del secolo XVI e gli inizi del XVII fu ricostruita e ampliata. Dopo la soppressione del 1866 essendo stata affidata ai militari fu trasformata in magazzino. Nel 1926 i procuratori della Confraternita di S. Giuseppe, che aveva sede nella chiesetta di S. Giuseppe, troppo angusta e mal ridotta, ottennero di potersi trasferire con il simulacro della Sacra Famiglia nella vicina chiesa di S. Benedetto. E da allora, anche per merito della fedeltà e dello zelo dei confrati, la chiesa divenne centro di una fervida devozione a S. Giuseppe, per cui da tutti è chiamata "Chiesa di S. Giuseppe", e anzi nel 1965, visto l'incremento della devozione al Santo Patriarca, il Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Antonino Catarella, la insignì con il titolo di "Santuario di S. Giuseppe". Furono le carmelitane scalze, e in modo particolare Madre Immacolata, a chiedere insistentemente una fondazione di frati carmelitani scalzi a Enna, sia per l'assistenza al monastero, ma più ancora per quella pienezza del carisma che fin dall'inizio S. Teresa ha voluto quando affrontò la fondazione anche di conventi di frati, incominciando proprio con S. Giovanni della Croce: la vita totalmente contemplativa delle monache di clausura e quella contemplativo-attiva dei frati si completano efficacemente per l'unico servizio alla Chiesa. Nel 1954 P. Narciso Savietto avviò concretamente la fondazione. Aiutato dal vicario foraneo Mons. Termine e dal Prof. Francesco Guarasci, ottenne la chiesa di S. Giuseppe con alcuni angusti e poveri locali. La fondazione ufficiale avvenne il 13 gennaio 1955 (il rescritto della Congregazione dei Religiosi ha la data dell'8 maggio 1955) con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Piazza Armerina Mons. Antonino Catarella. Alla comunità composta in un primo tempo da P. Narciso e da P. Leone Durigon, dopo alcuni mesi si aggiunse P. Patrizio Ramponi e poi fr. Gaudenzio e fr. Antonino Bova. Attorno al convento fin dall'inizio sono sorte varie associazioni laicali e in particolare la fraternità dell'Ordine Secolare Teresiano.