"Nel Cuore della Chiesa"

N. 2/2003

 

 

Editoriale

 Semplicemente per vivere da umani

 

 

In questi mesi, noi Religiosi abbiamo cercato di approfondire il significato dei tre Voti di castità, povertà e obbedienza, particolarmente nei Ritiri fraterni periodici che si svolgono nell'uno o nell'altro dei nostri conventi di Sicilia. C'è stata pure, in aprile, una "tre giorni" a Pergusa, col P. Benito Goya, a cui hanno partecipato molti laici, per trattare dei Consigli evangelici (in relazione agli aspetti della psicologia umana) che sono chiamati a vivere, in certo modo, tutti i cristiani, e specialmente, coloro che hanno ricevuto il dono prezioso dello spirito del Carmelo.
Anche sulla Rivista tenteremo di trattare la Vocazione di ciascuna persona nella vita, volgendo l'attenzione ai tre "Consigli"; ci lasceremo illuminare dalla Parola di Dio, dal Magistero e dalla Tradizione viva della Chiesa - Madre, dall'esperienza e dalla dottrina dei nostri Santi, ci confronteremo con riflessioni e testimonianze di alcuni consacrati e laici. Iniziamo a dedicare l'attenzione alla "Castità", alla "Purezza del cuore".
Una provocazione radicale nel nostro tempo, nel pensiero e nel comportamento dominante, che ormai troppo falsamente si definisce "libero", ma che di fatto è molto asservito non solo all'egoismo e "alle passioni ingannatrici", ma anche a innumerevoli menzogne e superficiali pregiudizi; e il pregiudizio di pensare alla "verginità" o "purezza" in termini dispregiativi o ridicolizzanti è uno dei più cronici e assurdi.
Non possiamo più tacere, provocheremo, perché la vera Purezza che comunica Cristo non è puritanesimo, ma la ripresa e l'appropriazione della libertà e dell'unitarietà della persona.
"Beati i puri di cuore perché vedranno Dio".
La persona umana per ritrovare e incontrare Colui che è Vita - Amore - Verità - Libertà - Unità - Gioia - Pace, finalmente integrali (e non mutilati e camuffati come tantissime volte li scimmiotta l'uomo nel peccato), deve ritrovare e vivere nuovamente "l'integrità delle forze di vita e di amore che sono in lei" (Catechismo n. 2338).
L'autentica purezza coincide con l'unità del cuore e della vita. E' una chiamata per tutti gli uomini. L'argomento dovrebbe interessare ogni persona che vuole la felicità propria, degli altri.
Nessuno può essere felice e quindi nessuno può ritrovare se stesso, la propria umanità, e di chi gli sta vicino, se non ritrova e non segue Gesù Cristo vivo, modello supremamente umano e divino di purezza nel vivere e nell'amare.